Oggi siamo 7 miliardi e mezzo e stiamo diventando una presenza ingombrante per il pianeta Terra, ma per milioni di anni abbiamo corso il rischio di estinguerci. Grazie allo studio dei fossili, degli oggetti lasciati dai nostri antenati e cugini preistorici, e (di recente) del DNA, molti aspetti di questa avventurosa vicenda cominciano a chiarirsi. Sappiamo che veniamo tutti dall’Africa; che l’evoluzione ci ha dotati di uno scheletro con parecchi difetti ma un grande pregio, un cervello molto grande; che fino a poco fa le nostre pelli erano scure; e che ci siamo espansi in tutto il pianeta attraverso una serie di migrazioni che oggi possiamo ricostruire con una certa precisione. In una fase in cui il tema delle radici, e dei diversi diritti che deriverebbero dall’averle in un posto invece che in un altro, domina dibattito sociale, è il caso di notare che la caratteristica principale che ha decretato il successo biologico della nostra specie è stata invece la sua grande mobilità e la sua capacità di adattarsi ad ambienti, fisici e culturali, molto diversi.
Ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria
MAST Auditorium
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